La tecnologia è una cosa meravigliosa quando funziona. Quando non funziona, non c’è nulla di peggioAnche Facebook mette a disposizione uno strumento di tutela “interno” destinato ai titolari di marchio o diritto d’autore: attraverso un apposito formulario online, è quindi possibile segnalare la “violazione dei diritti di marchio registrato”. Si tratta di una prassi adottata da tempo da molti tra i maggiori provider di internet; basti pensare al programma VeRO di eBay o agli analoghi formulari previsti da Twitter o YouTube. Nel caso di Facebook, tuttavia, l’importanza dello strumento di tutela interno è amplificata dal fatto che, come premesso, la pagina personale o di un’azienda tende oggi a sostituire per importanza e numero di visite il sito internet tradizionale, a differenza di quanto avviene per un “negozio virtuale” su eBay, un account Twitter o un “canale” su YouTube. Ci si aspetterebbe quindi maggiore ponderazione e prudenza nella gestione delle controversie su Facebook; invece è vero il contrario, poiché la rapidità e la leggerezza con la quale Giulia e Giorgio (i fantomatici operatori che sempre rispondono alle segnalazioni di violazione di marchio) tendono a rimuovere le pagine asseritamente giudicate “abusive” ha già creato danni difficilmente riparabili. Questo perché, a differenza di quanto accade nelle procedure di riassegnazione dei nomi a dominio, Facebook “giudica” anche controversie tra due “aventi diritto”, ad esempio due aziende titolari di marchi simili o finanche identici ma rivendicanti prodotti differenti.Douglas Adams